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lunedì 6 marzo 2017

Come lavorava il ferro il fabbro nell'antichità

Un fabbro (termine di origine latina “faber”) è una persona che crea oggetti di ferro oppure acciaio, utilizzando a questo scopo attrezzi a mano per martellare, curvare, tagliare o comunque dare forma al metallo quando questo si trova in uno stato non liquido. Solitamente il metallo viene riscaldato fino a farlo diventare incandescente, e successivamente sottoposto alla lavorazione di forgiatura. Questo tipo di lavorazione è stata una delle prime tecniche utilizzate per la lavorazione dei metalli.
Alcuni manufatti dei fabbri sono: cancelli di ferro battuto, griglie, ringhiere, mensole, sculture, attrezzi, oggetti decorativi, utensili da cucina, e armi. Un fabbro esperto sa realizzare, con il minimo impiego di lavoro ed energia, prodotti di aspetto piacevole che abbinano talento e originalità.

 LE FASI DELLA LAVORAZIONE DEL FERRO

Nonostante la figura artigianale e lavorativa del fabbro sia in continua evoluzione (in base alle esigenze e richieste della società), il metodo di lavorazione del ferro non ha subito grandi cambiamenti/trasformazioni.
Vediamo qui di seguito le 4 tecniche di lavorazione del ferro che tutt'oggi vengono utilizzate:
    forgiatura
    saldatura
    trattamento termico
    finitura

Guardiamo ogni tecnica nel dettaglio:
    FORGIATURA.  Detta anche fucinatura.
Mediante forgiatura il metallo viene deformato e plasmato in modo da fargli assumere la forma e le funzionalità desiderate. Nella forgiatura non si ha asportazione di metallo, bensì deformazione mediante martellatura.
Si annoverano quattro operazioni / tecniche basilari di forgiatura:
- Trazione: Il metallo viene stirato secondo uno dei tre assi in modo da ridurre una o entrambe le dimensioni degli assi ortogonali a quello di trazione. Nel caso di una barra, riducendo lo spessore si aumenta la larghezza, oppure si restringono entrambe se si aumenta la lunghezza.
Ad esempio, per realizzare un bulino per legno il fabbro può appiattire un barra d'acciaio a sezione quadrata, allungarla, riducendo così lo spessore ma mantenendo la larghezza alla dimensione necessaria. La lavorazione di trazione non deve necessariamente essere eseguita in modo uniforme.

- Piegatura:  La lavorazione di piegatura è una delle più semplici: il metallo viene curvato per fargli assumere la forma desiderata. Da una barra si possono realizzare ganci, anelli e catene. 
Il modo classico di piegare il metallo è appoggiare sull'incudine il pezzo di metallo portato all'incandescenza, facendolo sporgere da una parte e colpendolo con colpi di martello in modo da curvarlo verso il basso, continuando poi l'operazione dopo aver capovolto il pezzo orientando verso l'alto la parte precedentemente curvata. 
Per piegare il ferro sono sufficienti martello e incudine, ma i fabbri spesso si avvalgono di copie e altri attrezzi progettati allo scopo di rendere il processo più semplice e standardizzato.

- compressione: La compressione (o ricalcatura o rifollatura) è il processo che consiste nell'addensare il metallo riducendo la dimensione longitudinale e aumentando le altre due. In un certo senso, è come premere il metallo indietro contro se stesso per concentrarlo. Ad esempio, per creare delle punte di freccia, un fabbro martellerà l'estremità di una spranga, addensandola e riducendo la lunghezza totale.

- punzonatura: La punzonatura crea una depressione o un foro nel metallo per mezzo di un punzone. Questa tecnica può essere usata a scopo decorativo, o, più semplicemente, per praticare un foro. Per esempio, per fare la testa di un martello il fabbro prenderà una barra di adeguata robustezza e spessore e vi praticherà il foro in cui inserire il manico. La punzonatura non si limita all'esecuzione di rilievi e fori, ma include anche il taglio, l'incisione e lo stiramento.

    SALDATURA. La saldatura è l'unione di metalli simili o dello stesso tipo in maniera tale che non vi sia alcuna giunzione o venatura: le parti da saldare diventano un unico pezzo.
Per eseguire la saldatura a fuoco, detta anche bollitura meccanica, si applica per prima cosa sulle parti da unire un disossidante, quale il borace o la sabbia silicea; si riscaldano quindi i pezzi nella fucina sino allo stato plastico, si sovrappongono e si congiungono tramite percussione col martello o col maglio. I bordi da unire vanno preparati in modo che la linea di giunzione sia più lunga possibile.

    TRATTAMENTO TERMICOQuesta fase prevede il riscaldamento del materiale ad una temperatura specifica (chiamata "temperatura critica" ovvero la temperatura alla quale il metallo perde la sua attrazione magnetica) e un repentino raffreddamento dello stesso (detto “spegnimento”) in vari liquidi come acqua o olio. Lo scopo della tempra è produrre un rapido raffreddamento per generare microstrutture specifici nel metallo, indispensabili per aumentare la durezza del pezzo e ridurre la sua durezza.

    FINITURA. Questa è la fase di rifinitura, quando il fabbro rende perfetto l'oggetto realizzato limando gli spigoli vivi, lucidando la superficie e attuando particolari trattamenti volti a inibire l'ossidazione del metallo nel tempo e migliorare o modificare l'aspetto del pezzo.
Un esperto fabbro seleziona la finitura in base al metallo e destinazione d'uso del prodotto.
Le finiture includono: colori, vernici, brunitura, Browning, olio e cera.

Queste sono le fasi della lavorazione del ferro e altri metalli, questa è l'arte del fabbro.

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